Forte sconcerto per la recente sentenza del Tribunale di Rimini che torna ad associare la vaccinazione anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR), alla Sindrome di Kanner, meglio nota come Autismo

Data:
14 Aprile 2012


Il Board Scientifico del Calendario Vaccinale per la Vita, che riunisce esponenti di Societa’ Scientifiche ed Associazioni Mediche come la SITI, Societa’ Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanita’ Pubblica, la FIMMG, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, la FIMP,Federazione Italiana Medici Pediatri, la SIP, Societa’ Italiana di Pediatria, esprime ”forte sconcerto per la recente sentenza del Tribunale di Rimini che torna ad associare la vaccinazione anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR), alla Sindrome di Kanner, meglio nota come Autismo, evidentemente basandosi su quanto pubblicato, ormai 14 anni fa, dalla rivista Lancet, e successivamente ritirato per l’evidente infondatezza di quanto inizialmente proposto da un gruppo di ricercatori britannici”.

”Purtroppo – evidenzia il Board – le false tesi proposte portarono ad una forte diminuzione del numero di vaccinazioni negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in altre parti dell’Europa, con la conseguenza, in molti casi nefasta, di un repentino aumento dei casi di morbillo e delle sue complicanze, inclusi numerosi casi di encefalite e di morte. Lo stesso Wakefield e’ stato espulso dal Royal College of Physicians e non puo’ piu’ praticare la medicina”. E ricorda come ”i risultati di due studi scientifici pubblicati nel 2011 su una delle riviste mediche piu’ accreditate a livello mondiale, il British Medical Journal, abbiano decretato l’infondatezza di questa associazione”. Il Board raccomanda che ”prima di compiere azioni che direttamente o indirettamente esitano in senso negativo su tutta la comunita’ rimettendo a rischio di malattia bambini e adulti per riflessi negativi sulla adesione ai programmi nazionali di prevenzione, chi e’ chiamato a giudicare – Commissioni ex Legge 210/92 comprese – assuma il massimo rigore scientifico e soprattutto la sostenibilita’ delle affermazioni, delle sentenze e dei giudizi basata su acquisizioni universalmente riconosciute”. ”Risulta anche anomalo il fatto – aggiunge – che la citata sentenza possa ignorare le ragioni e le azioni della comunita’ scientifica nazionale ed internazionale che, tra l’altro, ha il diritto/dovere di tutelare tutti gli operatori al solo fine di far esercitare la professione con le dovute garanzie medico-legali.

Purtroppo sentenze come quella appena emanata rischiano di avere il solo risultato di far perdere fiducia in uno strumento preventivo fondamentale per la salute dei bambini e di tutta la popolazione, con conseguente ri-emergenza di malattie gravi e talora anche mortali, come il morbillo, inducendo peraltro nei genitori di bambini affetti da una seria patologia come l’autismo la falsa convinzione di aver trovato la ragione di tante sofferenze patite”. Infine, ”onde evitare che tale sentenza faccia giurisprudenza negativamente incidendo sulle dinamiche professionali degli operatori”, il Board auspica che ”il Ministero della Salute, quale parte resistente nella causa conclusasi con la contestata sentenza di primo grado, voglia proporre Appello presso la Corte di Bologna”.

Ultimo aggiornamento

21 Settembre 2018, 12:08

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