Fnomceo, ecco la proposta di riforma dell’Ordine

Data:
9 Novembre 2012

La Fnomceo ha presentato al ministro della Salute le proprie proposte di modifica della legge istitutiva degli ordini professionali, la cui riforma è all’esame del Senato.

Il documento contempla l’obbligo di iscrizione per i medici dipendenti, la possibilità di sfiduciare il presidente e quattro anni di durata in carica per ogni esecutivo.

Tra i punti elaborati dal consiglio nazionale dello scorso 6 novembre, c’è la revisione del procedimento disciplinare, dove viene introdotta la separazione della funzione istruttoria da quella giudicante.

L’istruttoria viene assegnata a un Collegio esterno, composto da 5-11 iscritti sorteggiati tra i componenti delle commissioni disciplinari, che illustrerà poi all’organo giudicante gli atti e le motivazioni per il proscioglimento o l’attivazione del procedimento disciplinare.

Sarà l’Ordine a giudicare l’iscritto.

Passata anche la possibilità di sfiduciare il presidente, se lo esprime una maggioranza dei 2/3 dei componenti il Consiglio, e poi per l’iscrizione all’albo non sarà più necessario essere cittadino italiano.

La Fnomceo ha ragionato anche sulle conseguenze della riduzione del numero delle province e della costituzione di dieci aree metropolitane.

Secondo Amedeo Bianco, «per quanto riguarda l’articolazione degli ordini, la dimensione regionale sarebbe ottimale ma alla luce del provvedimento del Governo sulla riduzione del numero e l’accorpamento di alcune province, non si può perdere la dimensione provinciale, anche se ridisegnata, altrimenti il rischio potrebbe essere addirittura l’abolizione di 106 Ordini».

Ultimo aggiornamento

9 Novembre 2012, 04:18

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