Usa: in tre anni via tutti i grassi idrogenati (da “Il Corriere della Sera Nutrizione” del 17 giugno 2015)

Data:
17 Giugno 2015

La FDA americana si è pronunciata ufficialmente: entro tre anni dovranno sparire da tutti i prodotti alimentari in commercio negli Usa i grassi idrogenati, come per esempio la margarina, che anche nel nostro Paese è presente in vari preparati industriali.

di Eva Perasso

«Senza alcuna traccia di grassi idrogenati» diventerà presto la norma sui prodotti alimentari venduti negli Stati Uniti d’America. La FDA, Food and Drug Administration martedì 16 giugno 2015 ha ufficialmente dichiarato che questi grassi presenti in molti alimenti industriali non sono sani per la salute e che dal dovranno sparire da negozi e supermercati. O meglio: per usarli nella produzione le aziende dovranno d’ora in avanti chiedere il permesso, per vederselo poi probabilmente negare con molto probabilità.

 Economici ma nocivi

Margarine, oppure oli trattati per durare più a lungo attraverso il cosiddetto processo di idrogenazione si possono trovano in merendine, biscotti, snack di vario tipo, patatine, pasti confezionati, usati per mantenere il prodotto commestibile più a lungo e conservarlo maggiormente, in termini di compattezza, gradevolezza, sembianze, con un costo complessivo piuttosto basso per il produttore. Ma sono indiziati da tempo di innalzare trigliceridi e colesterolo. Proprio per questo, già dal 2006 negli Stati Uniti è obbligatorio segnalare la dicitura “contenente grassi idrogenati” sui prodotti confezionati scrivendovi anche quale quantità di grassi idrogenati vi è presente.

Salvate 7mila vite l’anno

Uno studio americano ha calcolato che grazie a questa decisione attesa da molto tempo – la totale eliminazione dal mercato dei cosiddetti “grassi trans” o grassi idrogenati – ogni anno solo negli Stati Uniti si potranno salvare 7mila vite e prevenire 20mila attacchi di cuore. Un risultato positivo, nel Paese in cui (ricerca del 2006) gli infarti dovuti a una alimentazione ricca di grassi trans sarebbero ogni anno fino a 228mila. Negli ultimi anni comunque, grazie a una attenzione maggiore verso l’alimentazione nella lotta alle patologie causate da una dieta scorretta, i quantitativi di grassi idrogenati e il loro consumo erano già diminuiti. Ma far scomparire completamente dalal catena alimentare questi preparati potrebbe davvero cambiare le cose, eper questo medici e ricercatori salutano la decisione americana con grande entusiasmo. In Italia non è ancora obbligatorio che le aziende produttrici scrivano in etichetta i quantitativi esatti di grassi idrogenati presenti nel prodotto commercializzato, anche se negli ultimi anni, complici le notizie mediche che si sono susseguite sull’argomento e uno stato di allarme e di informazione maggiore nelle famiglie italiane, molte aziende hanno scelto di comunicare ai clienti se il loro prodotto è “senza grassi idrogenati”. Per ora, il divieto tocca alle aziende alimentari statunitensi: si calcola che questo passaggio nelle ricette costerà loro 6 miliardi di dollari, ma il divieto farà risparmiare l’America 140 miliardi di dollari nei prossimi 20 anni per curare e informare i cittadini.

Ultimo aggiornamento

17 Giugno 2015, 23:48

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