Solo il 25% dei circa 15 mila medici denunciati ogni anno per danni ai pazienti viene condannato.
I dati sono stati presentati da Ugo Lago, rappresentante dell’Amami, l’Associazione medici accusati di malpractice ingiustamente, in occasione del 21° Congresso della Società di dermatologia chirurgica e oncologica.
E sulla base di questi dati Lago evidenzia la necessità di individuare “quali siano le voci di danno patite dal medico ingiustamente accusato”, perché “è fuor di dubbio che da un’azione giudiziaria infondata derivano a chi l’ha ingiustamente subita gravi danni patrimoniali e non”.
Danni morali e biologici, “lesione dei diritti al vivere proprio di ogni soggetto, lesioni all’immagine, all’onore, alla reputazione, alla riservatezza, tutte riassunte sotto la voce del danno esistenziale”.
Secondo Lago, tuttavia il sistema giuridico è “avaro” per quanto riguarda la vittima di un’azione penale ingiusta.
A conclusione, l’avvocato ha detto che “l’esistenza di un valido sistema risarcitorio a favore del medico ingiustamente accusato costituisce un irrinunciabile presupposto alla creazione di un nuovo equilibrio tra medico e paziente, indispensabile al corretto e sereno esercizio dell’arte medica”.