Epatite C. Da Tribunale ok ad acquisto on line farmaco generico indiano salvavita (€ 2.500 versus € 44.000 in Italia) – Emiliano (Puglia): “Basta con scelte politiche che premiano multinazionali e fanno saltare bilanci regionali” (da quotidianosanita.it del 21 e 23 settembre 2016)

Data:
24 Settembre 2016

La corte d’Appello di Roma ha dato ragione a un malato che aveva comprato il medicinale proveniente dall’India via web e con un’ordinanza ne ha disposto il dissequestro. Ne dà notizia Repubblica. I giudici: “La quantità limitatissima di prodotti importati, la accertata malattia del paziente e la prescrizione prodotta non possono lasciare dubbi in ordine alla destinazione esclusivamente personale dei prodotti importati”.

21 SET – Clamoroso provvedimento della Corte dell’appello di Roma sui farmaci per l’epatite C. La corte ha dato l’ordine di restituire a un paziente il farmaco generico acquistato in India on line ad un prezzo di 2.500 dollari contro i 44 mila euro del Sovaldi di Gilead. A darne notizia è Repubblica che cita un’ordinanza dei giudici che hanno così motivato la scelta: “La quantità limitatissima di prodotti importati, la accertata malattia del paziente e la prescrizione prodotta non possono lasciare dubbi in ordine alla destinazione esclusivamente personale dei prodotti importati”.

Il caso potrebbe aprire una strada alternativa per non sborsare i 44 mila euro del costo del farmaco, o attendere il peggioramento delle proprie condizioni di salute per rientrare nel programma garantito dal Ssn secondo dei criteri definiti dall’Agenzia del farmaco (Da gennaio 2014 al 19 settembre 2016 sono stati trattati circa 55mila pazienti).

Quest’ultima non è stata la scelta fatta da Roberto che non voleva aspettare, si sentiva male e voleva lavorare. Così ha speso 2.500 dollari (ricetta medica-scambio mail con rivenditore indiano-bonifico-spedizione) e ha comprato un generico simile al Sovaldi di Gilead, ma il pacco è stato bloccato alla frontiera di Ciampino il 9 giugno scorso. “L’ospedale – spiega – non voleva darmi la cura, avrei dovuto attendere che la malattia peggiorasse. Non ne avevo alcuna intenzione”

Ora il provvedimento dei giudici per il dissequestro, che apre però anche molti dubbi sul controllo degli acquisti di questi farmaci importati soprattutto in chiave di sicurezza e tracciabilità.
================

Il presidente della Regione Puglia commenta la sentenza della Corte d’Appello di Roma a favore del malato che aveva comprato dall’India, via web, un medicinale per l’epatite al prezzo di 2.500 dollari contro i 44 mila euro del Sovaldi di Gilead. “Nessuno a Roma muove un dito per evitare questi enormi guadagni da parte dei produttori. Un’autentica vergogna”.

22 SET – “Sto seguendo questa vergognosa vicenda nella quale l’Italia per scelte di politiche sul farmaco che premiano le multinazionali del farmaco oltre ogni misura, paga alle case farmaceutiche produttrici dei farmaci salva vita antiepatite C un prezzo decine di volte superiore a quello dello stesso farmaco acquistato all’estero anche su Internet. Questa è un’altra assurda storia che deve finire”. Ad affermarlo è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in un post su Facebook che commenta la sentenza della Corte d’Appello di Roma che ha disposto il dissequestro del medicinale per l’epatite comprato da un malato via web in india a un prezzo di 2.500 dollari contro i 44 mila euro del Sovaldi di Gilead.
Per Emiliano “stiamo facendo saltare i bilanci delle Regioni per salvare la vita ai nostri malati e nessuno a Roma muove un dito per evitare questi enormi guadagni da parte dei produttori. Un’autentica vergogna”.

Ultimo aggiornamento

24 Settembre 2016, 11:44

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Powered by Cooperativa EDP La Traccia