Il deputato Giorgio JANNONE, presidente e relatore, svolge la relazione sui bilanci relativi all’ENPAM, stigmatizzando in particolare gli investimenti a rischio effettuati dall’ente negli anni 2008 e 2009.

Propone al termine le seguenti considerazioni conclusive favorevoli, con condizioni:

«La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, esaminati i bilanci consuntivi 2007-2008, i bilanci preventivi 2008-2009 e il bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2006 relativi all’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e odontoiatri (ENPAM); premesso che:

a)al 31 dicembre 2008, il patrimonio netto dell’Ente risulta incrementato dell’8,13 per cento rispetto all’anno precedente;

b)per quanto riguarda l’analisi sui risultati di gestione, le entrate contributive della gestione corrente per tutti i Fondi di previdenza risultano in aumento del 4,12 per cento circa rispetto all’esercizio precedente, mentre le spese complessive per prestazioni previdenziali registrano un aumento del 4,33 per cento circa;

c) dalla somma dei ricavi da gestione previdenziale, delle uscite per prestazioni previdenziali e del risultato della gestione non previdenziale, si registra nel 2008 un avanzo di esercizio inferiore del 27 per cento circa rispetto a quello registrato nel 2007;

d) si evidenzia che tale riduzione deriva principalmente dal prudenziale accantonamento di circa 400 milioni di euro effettuato a copertura dell’eventuale rischio di perdita di valore dei titoli immobilizzati in considerazione dell’andamento negativo dei mercati finanziari;

e) a tale riguardo si segnala che, dall’indagine conoscitiva svolta dalla Commissione sulla situazione economico-finanziaria delle Casse anche in relazione alla crisi dei mercati internazionali, è emerso come l’Ente avesse un’esposizione indiretta nei confronti di Lehman Brothers alquanto significativa pari a 80 mln di euro nel 2008 e, in generale, in titoli strutturati per un importo pari a circa 3 miliardi di euro nel 2009;

f) dal bilancio 2008 emerge che l’Ente aveva investito in titoli a rischio capitale e che si trattava di 14 posizioni in titoli a capitale non garantito sulle quali l’Ente aveva effettuato accantonamenti nel Fondo oscillazione;

g) ciò ha dato luogo ad un esposto alla Procura della Repubblica di Roma ed alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti sulla gestione finanziaria dell’Ente da parte di cinque Ordini provinciali e di un consigliere di amministrazione con cui si chiede di accertare la sussistenza di eventuali ipotesi di reato a danno dell’Ente nonché il conseguente danno patrimoniale;

h) per quanto riguarda gli investimenti patrimoniali, anche nel 2008 il peso delle attività mobiliari è cresciuto sensibilmente, mentre non è stato possibile concludere durante l’esercizio le iniziative di investimento nel settore immobiliare;

i) per quanto riguarda la redditività media degli investimenti, nel 2007, la gestione immobiliare registra un rendimento netto dell’1,65 per cento, mentre quella mobiliare del 3,73 per cento; nel 2008, le due gestioni, immobiliare e mobiliare, registrano, rispettivamente, un rendimento netto dell’1,66 per cento, e un rendimento netto negativo pari a -8,90 per cento;

j) gli investimenti mobiliari, nel 2008, comprensivi delle partecipazioni in società e in fondi immobiliari, si sono incrementati di circa – 830 mln di euro rispetto al precedente esercizio;

k) risultano controverse altresì le altissime percentuali corrisposte dall’Ente ai propri consulenti finanziari e advisors pari fino al 9,25 per cento per suggerimenti di acquisto di titoli strutturati;

l) sia nel 2007, sia nel 2008 il patrimonio mobiliare dell’Ente registra una variazione in aumento rispettivamente del 33,61 per cento e del 14,47 per cento;

m) dal bilancio tecnico emerge che il saldo previdenziale resta positivo fino al 2019, mentre il saldo totale resta positivo fino al 2020, pertanto il patrimonio netto alla fine di ciascun anno si incrementa sino al 2020 e rimane positivo sino al 2028;

n) per quanto riguarda la situazione economico finanziaria, il Fondo di previdenza generale non evidenzia problemi di stabilità nel breve periodo. Nel medio-lungo periodo, l’analisi dell’andamento del saldo previdenziale e del saldo totale mette in evidenza una situazione di tendenziale squilibrio del Fondo a decorrere dal 2020;

esprime CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE FAVOREVOLI con le seguenti condizioni:

si sottolinea la necessità, nel breve-medio periodo, di introdurre correttivi al vigente sistema di raccolta dei contributi e di determinazione delle prestazioni al fine di garantire la sostenibilità della gestione; si evitino in futuro investimenti in titoli ad alto indice di rischio e si limitino il più possibile le consistenti perdite patrimoniali già subite dall’Ente a causa di tali investimenti;

si sottolinea la necessità di ridurre ulteriormente i costi di gestione».

Il deputato Giulio SANTAGATA (PD), condivide l’opportunità di apportare correttivi al vigente sistema di raccolta dei contributi.

La deputata Carmen MOTTA (PD), esprime preoccupazione in merito alle proiezioni contenute nel bilancio tecnico dell’Ente.

Il deputato Giorgio JANNONE, presidente, pone quindi in votazione la proposta di considerazioni conclusive.

La Commissione approva la proposta di considerazioni conclusive favorevoli, con condizioni.

Il deputato Giorgio JANNONE, presidente, ricorda che le considerazioni conclusive, testé deliberate dalla Commissione, confluiranno nella relazione annuale al Parlamento.