Diagnosi errata: risarcito lo spavento
Data:
15 Luglio 2012
Il fatto
Una struttura sanitaria è stata chiamata a rispondere dei danni subiti a seguito della erronea diagnosi di una grave patologia tumorale effettuata all’esito di una Tc toracica con referto di «linfomatosi mediastinica nel mediastino antero-superiore». Conosciuta la diagnosi, i coniugi sono caduti in una stato ansioso depressivo comportante anche insonnia e altri disturbi che sono stati trattati farmacologicamente dal medico di famiglia. Lo stesso ha suggerito una ulteriore visita pneumologica in altra strutt ura che, eseguita in breve tempo, ha rivelato l’assenza di patologie tumorali. L’errore diagnostico è stato successivamente confermato dalla prima struttura con specifica giustificazione.
Il diritto
In considerazione della circostanza per cui l’errata diagnosi è stata sconfessata nell’arco di due o, al massimo, sei giorni, al Tribunale è apparso inverosimile che un allarme protrattosi per un periodo così breve abbia potuto produrre il corteo ansioso e lo sconvolgimento esistenziale lamentato dai coniugi, essendo invece plausibile che tutto sia rimasto circoscritto a un comprensibile «grande spavento».
Esito del giudizio
Il Tribunale di Arezzo ha riconosciuto il risarcimento della sola sofferenza soggettiva protrattasi per alcuni giorni posta in relazione alla particolare intensità dell’allarme suscitato dalla diagnosi.
[Avv. Ennio Grassini – www.dirittosanitario.net]Ultimo aggiornamento
15 Luglio 2012, 07:04
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