Coronavirus Roma, i medici contro il vaccino AstraZeneca: “Vogliamo Pfizer” – DALLA ASL LATINA nessuna nuova – L’Ordine dei Medici di Roma interviene

Data:
11 Febbraio 2021

da La Repubblica dell’11 febbraio 2021

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Roma, 11 feb. – “Purtroppo nelle scorse settimane, in Italia, sono state vaccinate troppe persone che in quel momento non ne avevano diritto e di questo ne stanno pagando le conseguenze i medici che sono tutt’ora senza vaccino. In particolare nel Lazio, ci sono circa 14mila medici liberi professionisti ancora in attesa di essere vaccinati. Dunque i vaccini somministrati ai non sanitari avrebbero ‘coperto’ tutti i sanitari che ne avevano prima diritto”. Risponde cosi’ il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, in merito alla sospensione da parte della Regione Lazio, della piattaforma per le adesioni alla vaccinazione anti SARS-CoV-2 riservata ai medici liberi professionisti.

“Ritengo che la Regione abbia bloccato le prenotazioni per motivi organizzativi, in primis per la mancanza dei vaccini in genere, quindi anche per i medici- prosegue Magi- ma ora e’ necessario garantire le prime dosi e quelle di richiamo. Non imputiamo nulla alla Regione che si e’ resa disponibile, ma alle Asl e ai centri vaccinali che hanno deciso di somministrare i vaccini a persone che ne avrebbero avuto diritto dopo”.

D’altronde, ricorda Magi, i vaccini “come indicato sul piano vaccinale regionale, e ancor prima su quello nazionale, dovevano essere somministrati prioritariamente agli operatori sanitari e sociosanitari insieme al personale e agli ospiti delle Rsa e successivamente agli altri, a cominciare dagli over 80. Prima di partire con la vaccinazione alle altre categorie si sarebbe dovuta concludere quella dei sanitari. Perche’ la verita’, ora, e’ che sono finiti i vaccini per i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno rischiano di contrarre l’infezione”.

Quindi cio’ che “piu’ fa rabbia ai colleghi- prosegue il presidente dell’Omceo Roma- e’ che il numero delle dosi di vaccino per loro sarebbe stato sufficiente, anzi: il numero dei vaccinati ‘non sanitari’ e’ stato persino superiore a quello dei medici che avrebbero dovuto essere vaccinati”.

Questa mattina, intanto, sono partite le somministrazioni del vaccino nel Centro vaccini realizzato dalla Regione Lazio nel parcheggio lunga sosta dell’aeroporto di Fiumicino, in collaborazione con Aeroporti di Roma e Croce Rossa italiana.

Nella prima giornata saranno somministrate 500 dosi destinate agli operatori sanitari di eta’ compresa tra 18 e 55 ann

“Molti colleghi stanno protestando- commenta ancora Magi- perche’, essendo sanitari, avrebbero preferito avere una piu’ ampia copertura e ricevere il vaccino Pfizer piuttosto che quello di AstraZeneca. E invece Pfizer e’ andato ai non sanitari”. Ma i vaccini non vanno tutti bene? “Assolutamente si’- risponde Magi- un vaccino e’ sempre un vaccino e colgo l’occasione per ricordare che l’obiettivo finale e’ cercare di dare una copertura vaccinale a piu’ persone possibili e nel minor tempo possibile, indipendentemente dal vaccino. Dobbiamo prendere atto dei vaccini che i decisori ci mettono a disposizione. Non possiamo fare altrimenti”, conclude.

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Vaccinazioni Covid-19 per i liberi professionisti: facciamo chiarezza

Roma, 11 feb. – A tutti i colleghi medici e odontoiatri liberi professionisti, pensionati, specializzandi e altre situazioni professionali, appartenenti all’Ordine di Roma, che non prevedano un rapporto strutturato con il Servizio Sanitario Regionale che in questi giorni saranno chiamati a vaccinarsi.

L’Ordine chiarisce di aver svolto unicamente il compito di censire tutti i suddetti iscritti – che altrimenti sarebbero stati esclusi dal piano vaccinale nazionale che ancora oggi non li prevede – affinche’ la Regione Lazio provvedesse ad includerli nella somministrazione come gli altri medici.

La Regione ricevuta la lista dei richiedenti in questi giorni sta procedendo a contattarli per fissare le due fasi di vaccinazione.

Altri compiti non sono e non possono essere considerati di competenza dell’Omceo ma dell’organizzazione dei piani vaccinali e dell’attuale disponibilita’ dei vaccini.

Fermo restando i dati disponibili e le indicazioni della letteratura scientifica ogni collega, in scienza e coscienza, resta libero di rifiutare la somministrazione di questi o altri preparati e di scegliere per se quello che ritiene piu’ idoneo rivolgendosi in questo caso esclusivamente e direttamente all’Asl di competenza come cittadino.

Ultimo aggiornamento

11 Febbraio 2021, 22:03

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