Certificato sportivo, Coni chiarisce quando serve. Fnom: direzione giusta (da DoctorNews33 del 22 giugno 2016)

Data:
22 Giugno 2016

Circolare CONI Certificati Medici 10 giugno 2016

«La circolare Coni che chiarisce chi tra i praticanti sport non agonistico sia tenuto a presentare certificato d’idoneità alla pratica sportiva è un atto dovuto e per noi esaustivo». È positivo il commento del consigliere Fnomceo Guido Marinoni sul documento con cui il Comitato Olimpico nazionale risponde al Ministero della Salute e in pratica ritaglia, nell’ambito dei tesserati per discipline sportive tenuti a presentare certificato ed Ecg come da linee guida della Federazione degli ordini, un piccolo elenco di sport “sedentari” con minimo impegno cardiovascolare per i quali il semplice controllo medico può sostituire il certificato. «L’elenco scrive la parola fine su una vicenda che in questi anni ha creato qualche confusione – spiega Marinoni – certo non impedisce che per motivi assicurativi le palestre possano chiedere il certificato ogni anno, ma a questo punto la legislazione è chiara». Con nota 7 giugno 2015 il Ministero aveva chiesto al Coni di distinguere nell’ambito dell’attività non agonistica, tra chi fa attività sportiva regolamentata e dovrebbe produrre certificato ed Ecg, chi fa attività che “non comporta impegno fisico” e chi fa attività “non sportiva”.

L’obiettivo è tener conto che attività come i giochi di carte si praticano (pure in campo agonistico!) fino in tarda età. La circolare Coni 10 giugno ora spiega che gli amatori tesserati per società sportive che svolgono attività organizzate dal Coni, con età minima e massima indicate nel regolamento della federazione d’appartenenza, devono produrre certificato sportivo ed Ecg secondo le linee guida di cui al decreto 8 agosto 2014. Invece “non sono tenuti alla certificazione sanitaria ma si raccomanda un controllo medico” a coloro che praticano tiro a segno, biliardo sportivo, bocce, bowling, bridge, dama, sport tradizionali regolamentati da Figest, golf pesca scacchi e curling, aeromodellismo, competizioni tra cani: giochi caratterizzati da assenza o ridotto impegno cardiovascolare. Non sono obbligate ad alcuna certificazione sanitaria le persone che pur tesserate Coni sono state dichiarate non praticanti alcuna disciplina sportiva (gli accompagnatori ad esempio, non citati). L’attività sportiva non agonistica è una delle tre in cui il decreto Balduzzi 24 aprile 2013 distingue la pratica sportiva ed è quella per cui in sostanza il certificato sportivo è stato ri-disciplinato. L’attività agonistica, votata alla miglior prestazione, resta certificata dal medico sportivo con disciplina fissata con precedente decreto dell’82. All’altro capo, c’è l’attività ludico motoria praticata a scopo di benessere, definita “amatoriale” e da non certificare. L’attività non agonistica, che “sta in mezzo” va monitorata dal medico di famiglia (o pediatra) e include i giochi della gioventù locali e le attività parascolastiche ma anche i fuori quota, troppo giovani o troppo anziani, dei vari sport.

A 3 mesi dal decreto Balduzzi, la Finanziaria 2013 all’improvviso abolì il certificato per lo sport non agonistico e la Fnomceo con le società scientifiche di disciplina fu incaricata di verificare le categorie a rischio. Nel 2014 sono state formalizzate due certezze: la visita del Mmg-pediatra (libero professionale salvo per idoneità ad attività parascolastiche e giochi della gioventù) con anamnesi, rilevazione della pressione e rinvio ad Ecg; ed il “quando fare l’elettrocardiogramma”. Nel 2014 il decreto 8 agosto, attuativo del decreto del fare, afferma che: in campo “non agonistico” serve un Ecg una volta nella vita per bambini e giovani adulti fino all’età (45 anni circa ma dipende dalla disciplina) in cui si può praticare uno sport da amatori, mentre i soggetti a rischio cardiovascolare devono praticare Ecg annuale a qualunque età, e i soggetti con fattori di rischio lo devono fare dai 60 anni. Queste regole ora valgono per chi facendo sport “si muove” con continuità. Per gli altri, il Coni prevede una disciplina più “attenuata”.

Mauro Miserendino

Ultimo aggiornamento

22 Giugno 2016, 19:47

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