Certificato facile? Arriva la condanna

Data:
4 Febbraio 2008

La Corte di Cassazione – seconda sezione penale – ha affrontato il caso di alcune insegnanti di scuola media assenti durante il periodo natalizio, con la "giustificazione" di un certificato medico compiacente. Nella fattispecie, la Suprema Corte ha valutato, da un lato, il contrasto stridente tra le malattie certificate e l?omessa prescrizione di accertamenti specialistici e terapie immediate, e dall’altro il trasferimento in pieno inverno delle "pazienti" in località di montagna lontane: trasferimento che, in presenza di reali patologie, sarebbe stato del tutto controindicato, per il disagio del viaggio e lo sbalzo di temperatura. Non senza considerare la periodicità puntuale delle patologie, che si ripresentavano puntualmente ogni anno sotto Natale; e ancor più, la prenotazione dei soggiorni presso gli alberghi, prima ancora delle visite mediche. Tutti indizi gravi, precisi e concordanti del disegno truffaldino posto in essere dalle insegnanti con la compiacenza del medico, che hanno convinto i giudici a confermare la sentenza di condanna. Il rilievo che a fronte di una patologia di indubbia serietà, diagnosticata a seguito di visita personale, non fossero prescritte cure, medicinali, o analisi specifiche, e che, per contro, si indicasse espressamente nel certificato rilasciato la destinazione agli "usi consentiti dalla legge", costituisce, a giudizio della Corte, argomentazione logica a sostegno dell’accertamento della connivenza del medico con la condotta decettiva delle insegnanti, volta ad ottenere un periodo remunerato di assenza dall’attività scolastica, per motivi di salute in realtà insussistenti.

Ultimo aggiornamento

4 Febbraio 2008, 10:01

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Powered by Cooperativa EDP La Traccia