Certificati on line: miglioramenti ma serve proroga

Data:
13 Gennaio 2011

È il dato in netta crescita che emerge da un sondaggio effettuato dalla Fimmg su un campione di 1700 professionisti. I medici che trasmettono direttamente dalla propria scheda elettronica passano dal 28,2% di settembre al 38,6% mentre rimangono sostanzialmente invariate le criticità nel suo utilizzo: il 42,4% dei medici rinuncia a completare la procedura mentre a settembre era il 47,6%.«I nostri dati evidenziano i continui progressi nella trasmissione dei certificati online» afferma il segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo (nella foto). «Ci troviamo però ancora lontani da livelli di performance di sistema che consentono una piena messa a regime. Per questo» prosegue Milillo «ritengo ragionevole che alla scadenza del 31 gennaio la sospensione del sanzionamento debba essere prorogata». D’accordo sulla richiesta di proroga anche le altre sigle sindacali a partire da Snami che per voce del presidente nazionale Angelo Testa chiede «un intervento serio per far funzionare il sistema. Paradossalmente le sanzioni previste colpiscono chi subisce il disservizio e non chi lo crea. Sarebbe come togliere la patente a chi ha l’autovettura impantanata nel fango perché le strade sono senza manutenzione».

Ultimo aggiornamento

13 Gennaio 2011, 07:50

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13 Gennaio 2011

È il dato in netta crescita che emerge da un sondaggio effettuato dalla Fimmg su un campione di 1700 professionisti. I medici che trasmettono direttamente dalla propria scheda elettronica passano dal 28,2% di settembre al 38,6% mentre rimangono sostanzialmente invariate le criticità nel suo utilizzo: il 42,4% dei medici rinuncia a completare la procedura mentre a settembre era il 47,6%.«I nostri dati evidenziano i continui progressi nella trasmissione dei certificati online» afferma il segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo (nella foto). «Ci troviamo però ancora lontani da livelli di performance di sistema che consentono una piena messa a regime. Per questo» prosegue Milillo «ritengo ragionevole che alla scadenza del 31 gennaio la sospensione del sanzionamento debba essere prorogata». D’accordo sulla richiesta di proroga anche le altre sigle sindacali a partire da Snami che per voce del presidente nazionale Angelo Testa chiede «un intervento serio per far funzionare il sistema. Paradossalmente le sanzioni previste colpiscono chi subisce il disservizio e non chi lo crea. Sarebbe come togliere la patente a chi ha l’autovettura impantanata nel fango perché le strade sono senza manutenzione».

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