Basta con annunci scandalistici che sbattono i medici di famiglia come mostri in prima pagina,

Data:
19 Dicembre 2007

Il ministro Tremonti ci riceva urgentemente, per affrontare seriamente il problema, altrimenti saremo costretti a rifiutare la prescrizione a centinaia di migliaia di pazienti malati e ‘costosi

“Basta con annunci scandalistici che sbattono i medici di famiglia come mostri in prima pagina”, come è accaduto ai 564 camici bianchi lombardi segnalati dalla Guardia di Finanza alla Corte dei Conti perche’ avevano prescritto troppi farmaci.

“Il ministro Tremonti ci riceva urgentemente, per affrontare seriamente il problema, altrimenti saremo costretti a rifiutare la prescrizione a centinaia di migliaia di pazienti malati e ‘costosi”‘.

A minacciare uno ‘sciopero delle ricette’ se il ministro dell’Economia non accetterà un incontro chiarificatore è il segretario nazionale della Federazione medici di medicina generale (Fimmg), Mario Falconi.

Che in una nota commenta così il caso Lombardia: “La pubblicazione di queste notizie equivale a condannare tutti i medici di medicina generale, anche quelli corretti, che sono la stragrande maggioranza”.

Falconi sottolinea che il rapporto delle Fiamme Gialle alla Corte dei Conti non comporta per i medici segnalati nessun reato penalmente perseguibile, “ma solo una prescrizione superiore a che cosa?

A una media statistica destinata a ridursi progressivamente, se chi prescrive di piu’ dovesse guardare prima i tetti di spesa che l’interesse dei cittadini”.

“La Fimmg – prosegue Falconi – non ha mai difeso colleghi disonesti, anzi in passato si è presentata quale parte civile ai loro processi, ma non può tollerare che l’intera categoria sia irresponsabilmente messa al bando.

Come può un medico di famiglia esercitare serenamente la propria professione se la GdF continua a gettare su di lui l’ombra della scarsa professionalità o ha instillato nel cittadino il dubbio che possa rifiutargli una prescrizione per non essere deferito alla Corte dei Conti?”.

“Le norme contrattuali – continua il segretario nazionale della Fimmg, che si associa alle proteste inviate nei giorni scorsi dai bracci lombardi della Federazione e del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) – contengono tutti gli strumenti necessari per valutare l’appropriatezza prescrittiva dei medici e non è necessario l’intervento della GdF per assolvere un compito che spetta all’amministrazione sanitaria, e che la stessa categoria dei medici si e’ responsabilmente assunta”.

Insomma, “non vogliamo impedire a nessun organo dello Stato o delle Regioni di adempiere al proprio dovere – sottolinea Falconi – ma consideriamo eticamente inaccettabile che la semplice trasmissione di fatti alla Corte dei Conti sia oggetto di diffusione a mezzo stampa”.

“Se qualcuno si illude di poter intimidire i medici di famiglia o intaccare la grande stima espressa dai cittadini nei loro confronti si sbaglia. La Fimmg – prosegue Falconi – provvederà a garantire a tutti i suoi iscritti coinvolti in questa e analoghe vicende tutta l’assistenza legale necessaria.

E’ già successo in altre regioni che centinaia di medici indagati e segnalati dalla GdF siano stati successivamente completamente scagionati”.

Per questo, conclude il numero uno della Fimmg, se Tremonti non sara’ disponibile a un incontro, “convocherò’ un Consiglio nazionale urgente per decidere eventuali manifestazioni di protesta, come chiedere ai medici di famiglia italiani di ricusare i cittadini cui devono prescrivere di piu’, continuando a garantire assistenza gratuita, ma indirizzandoli alle Asl per le prescrizioni necessarie”.

Ultimo aggiornamento

19 Dicembre 2007, 11:15

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