Avis, l’eccellenza pontina della donazione: a Roma ogni anno cinquemila sacche di sangue

Data:
28 Luglio 2014

www.corrieredilatina.it I donatori vanno in ferie  e ogni estate la richiesta di sangue aumenta. Sale statisticamente anche il numero degli incidenti stradali, sommando a un calo dell’offerta un discreto aumento della domanda. La disponibilità di sangue è sempre fondamentale, negli interventi di pronto soccorso, in chirurgia, e per tutte quelle persone malate che necessitano di trasfusioni per sopravvivere.  Poiché non si può comprare, è un bene prezioso reperibile soltanto attraverso la solidarietà di chi sceglie di donarlo. Un gesto d’amore nei confronti della comunità e di sé stessi, poiché ciascun individuo può ritrovarsi ad averne  bisogno, anche una volta nella vita. Tra l’altro, per verificarne l’idoneità, ciascun potenziale donatore viene sottoposto ad una serie di analisi e screening per  varie patologie, il che comporta  un controllo sulla propria salute non trascurabile.

Il numero dei donatori nel territorio pontino è aumentato negli ultimi anni, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione delle associazioni di volontari come l’Avis che, attraverso il loro operato, attualmente rendono la provincia autosufficiente, riuscendo inoltre a convogliare sulla capitale oltre 5.000 unità di sangue l’anno. L’Avis è presente nel territorio da 54 anni, con una diffusione capillare delle sue numerose sedi associative e dei punti di prelievo presenti in 19 comuni diversi. Non solo. Da circa sei anni, a Marzo e Settembre,  la sede di San felice Circeo con la collaborazione del Circeo Fishing club che fornisce le imbarcazioni, va anche “in trasferta” nell’isola di Ponza, dove vengono raccolte tra le 30-40 sacche di sangue per volta. Ma con la necessità di adeguare entro breve i punti di raccolta ai Requisiti Minimi, dal prossimo anno questo potrebbe non essere più possibile, se non con l’acquisto di un autoemoteca, che permetterebbe ai volontari di muoversi sull’intera provincia, compresa l’isola.

“Sono i residenti stessi a chiederci continuamente di tornare” dice Vincenzo Fiorenza, dell’Avis di San Felice Circeo, presieduta da Francesco De Prosperis. Entrambi sottolineano l’entusiasmo dei donatori della zona, senza tralasciare il contributo degli extracomunitari  presenti in gran numero sul territorio, ai quali vengono dedicate giornate apposite che loro vivono come un momento di festa. Un segnale di integrazione, unito alla preziosa opportunità per loro di fare prevenzione, essendo più informati e sottoposti ad analisi e controlli regolari da parte del personale medico.

AVIS è anche formazione, attraverso la Sua presenza nelle scuole, sostiene la cultura della donazione e della prevenzione delle patologie derivanti da alcool, fumo e uso di droghe. Attualmente i ragazzi della Consulta provinciale giovani sono impegnati nelle AVISIADI 2014, una manifestazione sportiva che prevede l’incontro di varie squadre di tutta la provincia in una serie di discipline (calcio a 5, basket, pallavolo, nuoto, ciclismo, podistica). I ragazzi della Consulta giovani Avis si occupano anche del sito, della promozione e dei rapporti con le altre associazioni. L’organizzazione è presente nel tavolo tecnico permanente ASL ed è impegnata nel servizio civile regionale. È praticamente presente ovunque serve un volontario.

Secondo i dati forniti dalla presidente della sede provinciale Anna Maria Visco, il 2013 si è concluso con un numero di donatori totale pari a 15.149, con un aumento di 231 unità nel corso dell’anno. Ma si può fare ancora di più. E i volontari ce la mettono tutta. “La donazione di sangue è un gesto solo apparentemente semplice”- spiega la Presidente- “In realtà in questo gesto non si sommano soltanto i più  alti valori morali, umani e sociali, ma è a tutti gli effetti un atto medico. Per questo motivo si è resa necessaria nel tempo una legislazione che disciplini la raccolta, la lavorazione, la tipizzazione e la distribuzione del sangue e degli emocomponenti. Ed oggi  siamo fortemente impegnati nell’adeguamento dei nostri punti prelievo ai Requisiti Minimi Strutturali e tecnologici sostenendo grandi sforzi economici, per permettere ai nostri donatori di continuare a trovare sul territorio pontino luoghi dove dare concretezza alla loro solidarietà e allo stesso tempo continuare a  dare una risposta ai nostri malati che nel nostro dono umile, silenzioso e gratuito trovano la forza di sorridere alla vita”.

Ultimo aggiornamento

28 Luglio 2014, 07:34

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