Attenzione : è tornata la tubercolosi dalle nostre parti !

Data:
11 Ottobre 2010

(comunicato stampa a cura di Ermanno Kugler)

Organizzate dalla Unità di Pneumologia e Allergologia dell’Ospedale “ Luigi Di Liegro “Di Gaeta, si sono svolte all’Hotel Summit di Gaeta l’8 e il 9 ottobre 2010 le XVII Giornate di Pneumologia e
Allergologia. 
L’evento ha confermato di essere il riferimento scientifico della pneumologia e dell’allergologia pontina. L’eco della sua validità ha richiamato una moltitudine di medici e infermieri che hanno gremito la sala, superando ogni aspettativa e si è arrivato più che al raddoppio delle iscrizioni previste. Il convegno è nato sotto l’egida delle due società scientifiche nazionali: AIPO e SIAIC, e patrocinato dalla Provincia di Latina, Azienda USL di Latina, Comune di Gaeta, Ordine dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Latina, Associazione sud pontino di pazienti con malattie respiratorie allergiche e asmatiche (ASPOMARA), nonché da varie Società Nazionali di Allergologia e Pneumologia.
Tre sono stati i temi affrontati in questa edizione:
1)le nuove terapie dell’asma bronchiale allergico
2) la Broncopneumopatia cronica ostruttiva
3)la tubercolosi polmonare.
E’ bene soffermarsi su quest’ultimo argomento.
Con la riforma sanitaria del 1978, tutti i presidi antitubercolari furono soppressi con la convinzione che la malattia rappresentasse ormai solo un ricordo.
Anche l’Azienda USL di Latina si uniformò, eliminando, con l’atto aziendale, la struttura di Pneumologia nel Presidio Ospedaliero SUD di Gaeta Formia e Minturno.
Più fortunati furono il Presidio NORD e il Presidio CENTRO,  dove furono lasciate in vita le strutture di Pneumologia.
Ora, il nuovo piano regionale ha previsto anche la soppressione del reparto di malattie infettive del P.O Sud, in netta controtendenza con i futuri scenari delineati dalla Organizzazione Mondiale della Sanità che prevede un forte aumento delle malattie polmonari compresa la tubercolosi.
Gli amministratori del SUD pontino, in questi ultimi tempi sono stati forse un poco distratti e questo territorio, e non hanno difeso la sopravvivenza delle strutture sanitarie esistenti.
I livelli minimi di assistenza non sono mai scesi così in basso come negli ultimi tempi, mentre anche nel nostro territorio si assiste a una recrudescenza della malattia tubercolare.
A distanza di ormai oltre un secolo dalla scoperta del bacillo tubercolare, la tubercolosi rappresenta ancora una delle più importanti cause di malattia e  di morte in tutti i continenti.
Infatti, sono emersi dati preoccupanti, i decessi per tale malattia hanno raggiunto la cifra di 1.800.000, mentre  l’86% di tutti i nuovi casi si verificano nel continente asiatico e in quello africano.
Anche in Europa si assiste a un aumento della malattia, con punte di incremento negli stati dell’Europa dell’est, in cui nel 2006 sono stati registrati il 73% di tutti i casi europei di TBC e con alta incidenza di batteri divenuti resistenti alle terapie.
La situazione italiana è in linea con quella registrata nell’Europa occidentale .
I dati del Lazio, e in particolare della nostra zona, mostrano un raddoppio di casi negli ultimi anni che colpiscono in prevalenza persone provenienti da altri Paesi.
La forma polmonare è la più frequente, seguono le localizzazioni nella pleura, nell’apparato genitourinario, osseo, a seguire nelle articolazioni e nei linfonodi.
E’ stato quindi opportuno che le Giornate di Pneumologia e Allergologia affrontassero nei suoi vari aspetti questa patologia riemergente con l’obiettivo di preparare gli operatori sanitari, in primis medici ed infermieri, ad arginare la diffusione della TB con una diagnosi precoce  e un trattamento efficace. Utile la presentazione di casi verificatisi nel territorio provinciale con la presenza di esperti provenienti da prestigiosi centri italiani. Tra le novità segnalate nel corso delle sessioni, quelle riguardanti nuovi esami per la diagnosi basati sul rilascio dell’interferone gamma e sull’amplificazione degli acidi nucleici che consentono un’identificazione più rapida e specifica dell’infezione sia attiva che latente evitando così ritardi nella terapia che deve essere quanto più precoce possibile.

Ultimo aggiornamento

11 Ottobre 2010, 08:13

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