Alta Diagnostica, Ialongo (FI): Qualcuno gioca sulla pelle di una intera comunità

Data:
19 Settembre 2014

www.latinanotizie.it «L’amministrazione comunale e quella provinciale hanno fatto il possibile per facilitare l’insediamento dell Centro di Alta diagnostica. Ci chiediamo invece che fine abbiano fatto i parlamentari vicini al Governo Renzi, il presidente della Regione Lazio Zingaretti e i suoi consiglieri regionali, distanti e completamente in silenzio rispetto a quella che si sta prospettando come l’ennesima occasione persa per tutto il territorio pontino e per le aree limitrofe. Peggio di tutti fa proprio il presidente del Lazio, che in tema di sanità a Latina sta solo promettendo senza mantenere gli impegni ». Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Giorgio Ialongo dopo una discussione durante la riunione del gruppo consiliare azzurro. «Il Comune di Latina ha speso 400mila euro per l’adeguamento dei locali di via Pasubio così da poter ospitare la centrale operativa dell’Ares 118. Trasloco che avrebbe consentito di insediare, proprio in quei locali contigui all’ospedale Santa Maria Goretti, il Centro di Alta Diagnostica della Fondazione Roma. E non dimentichiamo – prosegue Ialongo – gli 800mila euro stanziati dalla Provincia allo scopo di adeguare l’attuale sede del 118, sempre per consentire l’insediamento del Centro. Quanto sta accadendo ha dell’assurdo: non conosciamo i reali motivi che stanno bloccando l’attivazione di un centro di eccellenza che potrebbe contribuire in maniera decisiva al miglioramento dell’offerta sanitaria per tutto il basso Lazio. Qualcuno sta giocando sulla pelle di una intera comunità – dice Ialongo – in nome di interessi che non conosciamo». «Per questo il gruppo di Forza Italia chiede un consiglio comunale monotematico in cui si discuta e si dia conto dell’intera vicenda. Il nostro partito vuole invitare all’assise anche la Asl, i sindacati, le associazioni, i parlamentari, i consiglieri regionali e la Fondazione Roma affinché esca fuori una parola decisa ed unitaria sul centro di Alta Diagnostica: chi non lo vuole lo dica e faccia sapere ufficialmente all’intera comunità pontina perché non lo vuole o perché tutto è bloccato. Latina – precisa Ialongo – continua ad essere una realtà bistrattata pur essendo la seconda città del Lazio. Avanti di questo non ci affrancheremo mai dalle decisioni romane e dai giochi delle lobbies che non fanno gli interessi dei cittadini». GIORGIO IALONGO

Ultimo aggiornamento

19 Settembre 2014, 07:13

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