I computer sotto assedio. La Polizia Postale lancia l’allarme: in queste ore sta circolando un virus che contiene come allegato un file con estensione  “.cab”. Sono decine i pc infettati e il centralino della postale è stato preso d’assalto dai genovesi a cui è stato chiesto il “riscatto”. “Raccomandiamo di non aprirlo poiché si darebbe esecuzione evoluta del più noto “Cryptolocker”, cioè un “cavallo di troia”, una forma di ransomware che infetta i sistemi Windows e che consiste nel criptare i dati della vittima e richiedere un pagamento per la decrittazione. “Il termine ransomware deriva dall’unione delle parole ransom (riscatto) e software, in pratica un programma creato per bloccare il proprio computer o l’accesso ai propri dati. Il pirata informatico chiede poi un riscatto al momento di circa 200-300 euro per riavere la disponibilità delle proprie informazioni. In queste ore i nostri centralini hanno ricevuto decine di telefonate provenienti da genovesi che hanno avuto i propri dati cifrati in maniera irreversibile”, spiega Roberto Surlinelli, direttore tecnico della Polizia Postale di Genova. Solo con la chiave in possesso dei malviventi è possibile riaverli, ma non sempre, pur pagando, la chiave verrà spedita. “Unico rimedio è ricorrere ad un backup effettuato in maniera corretta ed efficace prima della compromissione del computer e su un supporto staccato dallo stesso durante l’infezione. Nello specifico il malware si propaga tramite un file allegato a messaggi di posta elettronica, con estensione . cab e l’icona di un file compresso. Per chi dovesse ricevere tale messaggio il consiglio è di cancellarlo senza aprire assolutamente l’allegato>.