Addio vecchi percentili,nuova misurazione per crescita bimbi Imprecise quelle vecchie. Per i pediatri grande passo in avanti (da ANSA 5 settembre 2014)

Data:
7 Settembre 2014

Gli scienziati della Oxford University, con 2 ricerche pubblicate su The Lancet, hanno messo a punto il primo metodo internazionale per valutare se lo sviluppo e la crescita dei 120 milioni di bambini che nascono ogni anno in tutto il mondo sia salutare oppure no, a prescindere dall’etnia o dal Paese in cui nascono. I ricercatori auspicano che le nuove ‘curve di crescita’ facciano maggiore luce sui problemi della malnutrizione e dell’obesità che colpiscono l’infanzia a livello mondiale. Il nuovo sistema rientra nel progetto ‘Intergrowth 21’, è finanziato dalla Bill e Melinda Gates e, sostengono gli autori “scalzerà le vecchie ‘curve percentili’ che, sebbene in più di 140 paesi si usino quelle stabilite dall’Organizzazione mondiale della sanità, ce ne sono almeno altre 100 che differiscono fra loro”.

Il calcolo fornisce curve di crescita modificate al terzo, decimo, 50esimo, 90esimo e 97esimo percentile e si basa su conteggi effettuati su 60.000 donne incinta e più di 20.000 neonati provenienti dal Brasile, Cina, India, Italia, Kenya, Oman, Inghilterra e Stati Uniti. Per lo sviluppo fetale le misurazioni sono state fatte con gli ultrasuoni, ai neonati è stato misurato il peso, la lunghezza e la circonferenza della testa. La creazione di nuove tabelle di crescita è accolta con entusiasmo dai pediatri italiani che le considerano un grande passo avanti soprattutto nell’individuare prima e meglio gravidanze a rischio e bambini che nascono troppo piccoli o troppo grandi, sottopeso o in sovrappeso. “Il nuovo sistema potrà migliorare le condizioni di vita dei bambini di ogni angolo del mondo, da quelli nati ad occidente e spesso in sovrappeso a quelli denutriti dei luoghi più poveri”, spiegano gli scienziati di Oxford in una nota stampa. Afferma Giovanni Corsello, ordinario di pediatria all’università di Palermo e Presidente della Società italiana di pediatria: ‘E’ una svolta epocale per i medici e per la ricerca scientifica avere un sistema di misurazione universale e molto più preciso delle attuali e numerose tabelle e curve percentili utilizzate fino ad oggi, che contengono diverse zone grigie soprattutto quando si tratta di misurare i piccoli pretermine o scovare patologie prima della nascita.

“Il nuovo metodo valuta in modo molto più dettagliato rispetto alle attuali curve di percentili le variazioni fetali.

Ciò consentirà di adottare prima i trattamenti necessari per seguire gravidanze difficili e assistere meglio i piccoli in difficoltà” precisa lo specialista.

”Le tabelle di accrescimento usate oggi nel mondo sono centinaia. In Italia si impiegano sia le curve percentili dell’Organizzazione mondiale della sanità che quelle redatte oltre 10 anni fa sulla popolazione italiana dalla Società italiana di neonatologia” – spiega Corsello -. ”Le nuove carte le superano. Si possono usare per controllare lo sviluppo fetale prima della nascita e alla nascita senza alcuna connotazione differenziata sull’area geografica”.

Conclude Giovanni Corsello: “Sono universali e ciò è di grande rilievo perché permetterà di svolgere studi nel mondo finalmente confrontabili fra loro, oggi molto difficili da realizzare perché i dati sono raccolti in modo difforme fra loro”.

Ultimo aggiornamento

7 Settembre 2014, 11:43

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