A dieta già a 13 anni. Solo il 30% si affida al medico, è boom di fai da te e web (da adnkronos del 4 ottobre 2015)

Data:
4 Ottobre 2015

Passaparola fra i compagni di classe o della palestra, ricerche sul web, ma anche riviste e giornali, per ritrovare la linea e apparire al meglio, il più rapidamente possibile.

A 13 anni “il 22% dei maschi e il 28% delle femmine ha fatto almeno una dieta. Ma il problema è che il 40% ha scelto da solo cosa e quanto mangiare, il 30% si è affidato a fonti non specialistiche e solo il 30% è andato dal medico”.

Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Barbara Paolini, medico dietologo del Policlinico Le Scotte di Siena e vicepresidente Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica). Paolini è intervenuta nei giorni scorsi a Expo proprio per parlare dei pericoli delle diete lampo per adulti e giovanissimi, in un incontro organizzato dal ministero della Salute.

“Un po’ c’è il fatto che si mangia male e ci si muove poco, un po’ che i modelli diffusi da moda, cinema e tv hanno una perfezione irreale. Fatto sta che si punta a caratteristiche corporee ‘estreme’ e di nicchia, e si crede a sistemi che promettono di far perdere peso solo su alcune parti del corpo, in pochissimi giorni, senza fatica. Un’utopia. Con rischi sono notevolissimi”, dice.

“Innanzitutto magiare poco o in modo sbagliato “può provocare carenze vitaminiche e di minerali, inoltre simili regimi sono sovente sbilanciati e rischiano di privare il nostro organismo di elementi essenziali, specie nella fase della crescita. I danni – spiega – vanno dall’adattamento metabolico, con una riduzione del dispendio energetico e il temuto effetto yo-yo, fino a problemi nello sviluppo osseo. Anche perché fra gli alimenti che spesso vengono eliminati troviamo latte e latticini”.

Inoltre l’attrazione per le diete selvagge ed estreme rischia di aprire la strada a disturbi dell’alimentazione. “Il percorso per perdere peso – conclude Paolini – è graduale, controllato ed equilibrato. E’ fondamentale affidarsi a professionisti seri e qualificati, per non rischiare di compromettere la propria salute”.

Ultimo aggiornamento

4 Ottobre 2015, 21:49

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