Un emendamento in finanziaria per abolire il contributo obbligatorio ONAOSI
Data:
19 Dicembre 2007
Per rimuovere l’obbligo a carico dei professionisti non dipendenti dal servizio sanitario è stato introdotto nella legge di bilancio un emendamento bipartisan.
Un emendamento in finanziaria per abolire il contributo obbligatorio ONAOSI, oggi a carico di tutti i sanitari iscritti ad un Ordine professionale: farmacisti, medici, veterinari, odontoiatri.
L’emendamento – proposto dall’onorevole Tommaso Pellegrino dei Verdi e firmato da Gianni Mancuso e Roberto Ulivi di An – è stato già approvato in Commissione Affari Sociali della Camera e dovrà ora passare in Commissione Bilancio prima di essere discusso in Aula.
Il contributo per l’Opera nazionale per l’assistenza agli orfani dei sanitari italiani (ONAOSI), resterà – in caso di approvazione definitiva – a carico solo dei pubblici dipendenti della sanità, nella misura stabilita dal Cda della fondazione benefica.
“L’obbligatorietà del contributo – ha spiegato l’onorevole Ulivi – è piuttosto sgradevole: come se lo Stato obbligasse tutti gli italiani a versare un contributo fisso alla Croce Rossa o altri enti facendo stabilire allo stesso ente l’importo della ‘donazione”‘.
Il contributo alla ONAOSI è diventato obbligatorio nella Finanziaria 2002-2003, creando malumore nelle diverse categorie professionali della sanità. Per Ulivi non si discute “l’opera meritoria di una fondazione che, soprattutto in passato, ha avuto un’importante funzione sociale.
Ma la solidarietà non si può imporre”.
Da verificare, inoltre, secondo il deputato di An anche la gestione attuale dell’ente.
Ultimo aggiornamento
19 Dicembre 2007, 11:36
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