4 febbraio 2010 – Progetto One Dream, One City – Firmato il protocollo d’intesa

Data:
14 Febbraio 2010

Il 4 febbraio 2010 MAE, MIUR e Comune di Milano hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto a rafforzare la cornice istituzionale del progetto One Dream, One City, iniziativa concepita dal Comune di Milano allo scopo di incrementare l’attrazione e la fidelizzazione di giovani talenti (studenti e ricercatori) stranieri.
Il Comune di Milano ha infatti coinvolto istituzioni quali le Università, i collegi universitari, le istituzioni culturali, le fondazioni bancarie, le associazioni di categoria, i Consolati accreditati a Milano, la Prefettura e gli Enti pubblici locali attraverso un Protocollo di collaborazione che ha di fatto sancito il Sistema Milano.
Il Progetto, che già ospita studenti provenienti da diversi Paesi del mondo, ha istituito sportelli ad hoc in grado di fornire con immediatezza informazioni in materia di riconoscimento dei titoli di studio e accademici, nonché corsie preferenziali per il rilascio dei permessi di soggiorno.
Un ulteriore elemento del progetto in fase di studio è la costituzione di una “cittadella dei talenti”, dotata delle più avanzate facilities, che contribuirà ad offrire soluzioni abitative di qualità per gli ospiti stranieri.
La valenza del progetto è duplice: gli studenti che, terminati gli studi, rimarranno in Italia costituiranno un valore aggiunto per lo sviluppo del Paese; coloro che rientreranno diventeranno “Ambasciatori del Made in Italy”.
Al contempo gli Atenei milanesi, internazionalizzandosi e divenendo maggiormente competitivi, oltre a risalire posizioni nei ranking delle migliori Universitàmondiali, contribuiranno alla internazionalizzazione del territorio.
L’iniziativa è concepita per essere sostenibile grazie al coinvolgimento del settore privato (che consentirà di finanziare anche i talenti provenienti da Paesi in via di sviluppo attraverso prestiti d’onore in loro favore) e si avvale di Expo 2015 quale fondamentale momentum aggregativo.
Il MAE e il MIUR si impegnano a rendere disponibile ed a condividere il proprio consolidato patrimonio di relazioni internazionali al fine di consentire l’individuazione delle aree di intervento e di collaborazione prioritarie, nonché la definizione delle modalità di scelta dei giovani talenti da selezionare per l’inserimento nei possibili programmi di accoglienza, di formazione e di qualificazione professionale.
Si tratta di una buona pratica che, se estesa ad altre realtà territoriali del nostro Paese, trasformerebbe di fatto One Dream, One City in One Dream, One Country
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Ultimo aggiornamento

14 Febbraio 2010, 08:42

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