29 aprile 2011 – Prima riunione dei medici a tempo determinato della Azienda USL Latina iscritti all’Ordine dei Medici di Latina

Data:
30 Maggio 2011

da Mario Mellacina e Carlo De Masi, medici ospedalieri di Latina

Il 29/04/2011 presso la sede dell’Ordine dei Medici di Latina si è svolto un importantissimo incontro sul tema del lavoro precario del medico oggi. In realtà sono molti anni che i giovani medici accedono alle attività lavorative nella Pubblica Amministrazione, quindi nelle ASL, negli Ospedali e nell’Università, solo attraverso contratti di lavoro atipici-flessibili ( co.co.co. – co.co.pro., ecc. ) o contratti di dipendenza a tempo determinato. Tale situazione prodottasi come effetto immediato in sanità della crisi economica e del relativo blocco del turnover di volta in volta disciplinato dalle leggi finanziarie dello Stato, ha finito per creare una pericolosa discrepanza tra gli obbiettivi costituzionali del nostro Sistema Sanitario Nazionale che intende garantire la salute come diritto di tutti i cittadini e il bisogno urgente di risparmiare sui conti pubblici. Non solo i medici ma tutti gli operatori del comparto ne hanno fatto le spese negli ultimi anni. Si assiste pertanto ad un nuovo fenomeno di instabilità e di grande disagio che accompagna quotidianamente il lavoro dei giovani medici. L’Ordine dei Medici di Latina, da sempre attento a queste tematiche, ha sentito il dovere improcastinabile di intervenire sul problema, ha quindi eseguito uno studio che ha fotografato la situazione dei "precari" medici iscritti all’Ordine di Latina ed ha convocato la riunione del 29/04 al fine di fornire strumenti utili a superare la situazione attuale con il conforto di tutte le istituzioni coinvolte: sindacati, organizzazioni e associazioni mediche, regioni e conferenza stato-regioni. Nella riunione il Presidente Righetti ha ricordato che l’Ordine dei Medici, non volendosi sostituire ai Sindacati Medici, ha profondamente a cuore, in prima istanza, la difesa del decoro e della dignità della professione medica. I giovani medici che ci leggono, vivono sulla propria pelle lo stato di disagio derivante dalla precarietà del lavoro in una professione di elevatissima responsabilità. Da ciò derivano ulteriori scompensi nel sistema sanitario che sono sotto gli occhi di tutti. All’incontro ha preso parte la dott.ssa Barbara Andreoli che partecipa direttamente al tavolo delle trattative con la Regione Campania, che ha gli stessi problemi del Lazio, per il superamento e la regolarizzazione del precariato medico ( e del Comparto ). Ha illustrato lo stato dei fatti e gli accordi sottoscritti nelle trattative tra sindacati e regioni, ha inoltre esplicitato un giusto percorso che può portare a regolarizzare le posizioni di lavoro precario attraverso canali legittimi, legali e costituzionali. Tutto il materiale inerente questa problematica verrà messo a disposizione degli interessati attraverso il puntuale servizio informatico dell’Ordine di Latina. Nota lieta, all’incontro hanno partecipato un avvocato esperto del settore, anch’esso precario presso una ASL di Napoli, il Segretario Regionale della UIL fp della Campania ed il Segretario Provinciale dell’Anaao Assomed di Latina, il sindacato dei Dirigenti Medici ospedalieri maggiormente rappresentativo. E’ intenzione dell’Ordine dei Medici di Latina attivare tutte le possibili strade che portino alla soluzione del problema, ponendosi anche come Istituzione di riferimento per allargare al massimo il consenso su questo problema di tutto il mondo della Sanità. Quindi, giovani colleghi precari, occhio attento alle comunicazioni del Presidente Righetti, presenza diretta alle prossime riunioni e massima allerta sul luogo di lavoro! Il precariato medico non è un discorso che riguarda pochi intimi, e l’Ordine di Latina lo ha ben chiaro, bensì rischia di minare l’intera sanità pubblica alle radici, cosa che anche i medici di ruolo vogliono sicuramente scongiurare. 

rilevazione al 10 marzo 2011

 
AZIENDA USL LATINA

MEDICI CHIRURGHI TOTALE n.835

iscritti ordine latina n.550 66%
Iscritti altri ordini    n.285 34%

a tempo indeterminato n.598 72%
a tempo determinato   n.237 28%

TOTALE ISCRITTI A TEMPO INDETERMINATO n.598

iscritti latina       n.482 81%
iscritti altri ordini n.116 19%

TOTALE ISCRITTI A TEMPO DETERMINATO n.237

iscritti latina         n.   68 29%
iscritti altri ordini    n. 169 71% 

iscritti ordine latina n.550
 
a tempo indeterminato n.482 88%
a tempo determinato   n.  68 12%

iscritti altri ordini n.285

a tempo indeterminato n.116 41%
a tempo determinato    n.169 59%


SITUAZIONE DAL 2008 AL 2011


ANNO             TOTALE             T.I.                 T.D.

2008               779 (100%)         676 (87%)        103 (13%)
2010               842 (100%)         631 (75%)        211 (25%)
2011               835 (100%)         598 (72%)        237 (28%)

 

Prime riflessioni emerse nell’assemblea sui medici a tempo determinato
a cura di Barbara Andreoli 

Piano di rientro-Blocco del turnover-Reclutamento di medici con procedure di avviso pubblico a Tempo Determinato o con contratti libero professionali con selezione Garanzia dei LEA: LEA livelli essenziali di assistenza.
La garanzia dei Lea è un obbligo delle istituzioni Regionali.
La Normativa in materia di Sanità è prevalentemente ma non esclusivamente Regionale: l’area dei LEA è ambito della conferenza stato Regioni.
La valutazione dei LEA è legata alla valutazione delle dotazioni organiche essenziali per assicurare la continuità assistenziale pertanto è correlata ai processi di riorganizzazione del sistema sanitario regionale.
Riorganizzazione—-Dotazioni organiche—-Risorse umane ( a tempo indeterminato e a tempo determinato): la questione PRECARI della SANITA’ si inquadra in tale contesto di riferimento. Il personale a tempo determinato rientra nelle dotazioni organiche essenziali all’erogazione dei LEA, da data antecedente al piano di rientro.
Tale personale è storicizzato nei bilanci aziendali da data antecedente al piano di rientro e pertanto è personale estraneo ai processi di turnover.
Durante il piano di rientro a causa dei processi di blocco del turnover si sono determinate ulteriori carenze nelle relative dotazioni organiche di riferimento.
Pertanto anche l’eventuale sblocco del turnover del 10% riuscirebbe a stento a coprire le carenze maturate durante il piano di rientro ed è evidente che se il personale a tempo determinato in servizio in data antecedente al piano di rientro, ossia migliaia di unità, se tale personale non verrà in qualche/qualunque modo REGOLARIZZATO, NON SARA’ POSSIBILE GARANTIRE I LEA SUL TERRITORIO DEL LAZIO COME DELLA CAMPANIA.
L’utilizzo di medici con contratti di lavoro flessibili per garantire la continuità assistenziale sui LEA, configura ab origine una condizione di utilizzo strutturato nel tempo. Tali medici inoltre essendo stati reclutati attraverso procedure selettive di avviso pubblico rispondono anche a criteri di selezione per merito.

L'incontro L'incontro

Quotidiano La Provincia del 5 aprile 2011

IL PRECARIATO NON RISPARMIA I MEDICI PONTINI

Ultimo aggiornamento

30 Maggio 2011, 10:47

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