13 febbraio 2011 – Arsenico nelle acque potabili nella provincia di Latina

Data:
13 Febbraio 2011

COMUNICATO STAMPA

L’Ordine dei Medici di Latina, di fronte alle divergenze sorte tra Enti che hanno preparato il testo del manifesto sull’arsenico presente nelle acque potabili, ha deciso di non promuovere la diffusione di tale manifesto tra i propri iscritti nell’attesa di un chiarimento definitivo.

Segnala, altresì, che nonostante la disponibilità offerta dall’Ordine agli Enti preposti, in particolare alla Azienda USL Latina, l’Ordine non è stata chiamato a collaborare alla compilazione di tale manifesto né alla sua revisione.

Pertanto, rinnova anche attraverso i mezzi di comunicazione offerti dai mass media, l’opportunità che questo Ordine professionale, che si avvale della collaborazione della dell’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE) di Viterbo, che ha partecipato ufficialmente a vari incontri sulla problematica presso la Regione Lazio, partecipi alle iniziative di informazione rivolte ai cittadini.

L’Ordine dei Medici di Latina, qualora le incertezze e le diversità di opinione tra i vari Enti non dovessero risolversi in breve tempo, assumerà l’iniziativa di predisporre un proprio manifesto che diffonderà ai propri iscritti affinché, attraverso i contatti con i loro assistiti, forniscano informazioni scientifiche chiare e affidabili sui rischi della presenza dell’arsenico nelle acque potabili e anche negli alimenti.

Per quest’ultimo aspetto, poco noto poiché l’attenzione si è giustamente concentrata sulle acque potabili, si riporta una nota del 22 ottobre 2009 dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che si pone all’attenzione per una eventuale pubblicazione.
 
Il Presidente GIOVANNI MARIA RIGHETTI


L’EFSA valuta l’arsenico negli alimenti
Notizia 22 ottobre 2009

Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM) ha pubblicato un parere sui possibili rischi per la salute collegati alla presenza di arsenico come contaminante negli alimenti.

Il gruppo di esperti scientifici ha messo a confronto le quantità di arsenico che le persone potrebbero assumere da alimenti e bevande con i livelli di assunzione che possono provocare determinati problemi per la salute.

Dal momento che vi è poca o nessuna differenza tra i due, il gruppo di esperti non ha potuto escludere la possibilità di un rischio per la salute di alcune persone.

Di conseguenza il gruppo di esperti scientifici ha raccomandato di ridurre l’esposizione all’arsenico inorganico, la forma più tossica. Tuttavia il gruppo di esperti scientifici ha anche evidenziato notevoli incertezze in relazione alla valutazione del rischio di tale sostanza, sottolineando la necessità di avere a disposizione un maggior numero di dati sui livelli di arsenico organico e inorganico in vari alimenti, nonché sul rapporto tra livelli di assunzione di arsenico e possibili effetti sulla salute.

L’arsenico è un contaminante largamente diffuso, che si trova sia in natura sia come risultato dell’attività umana.

È presente in diverse forme, che possono essere sia organiche (ad esempio contenenti carbonio) sia inorganiche.

Gli alimenti sono la principale fonte di esposizione all’arsenico per la popolazione europea in generale.

Il parere dell’EFSA è rivolto principalmente all’arsenico inorganico, che è spesso di origine geologica e può essere riscontrato nelle falde acquifere.

L’assunzione a lungo termine dell’arsenico inorganico è stata associata a una serie di problemi per la salute, tra cui lesioni della pelle, malattie cardiovascolari e alcune forme di cancro.

Il gruppo di esperti scientifici ha ritenuto che i principali fattori dell’esposizione dietetica generale all’arsenico inorganico fossero i cereali e i prodotti a base di cereali, i prodotti alimentari per usi dietetici speciali (come le alghe), l’acqua in bottiglia, il caffè e la birra, il riso e i prodotti a base di riso, il pesce e le verdure.

La Commissione europea ha chiesto all’EFSA di valutare i rischi per la salute collegati alla presenza di arsenico come contaminante nei prodotti alimentari, poiché attualmente non esistono livelli massimi armonizzati per la presenza di arsenico nei cibi in Europa.

La consulenza scientifica dell’EFSA contribuirà a ispirare qualsiasi misura futura che debba essere adottata dalla Commissione europea e/o dagli Stati membri dell’Unione europea.

Il gruppo di esperti scientifici CONTAM sta attualmente lavorando a una serie di pareri relativi ai metalli come l’arsenico, che vengono rinvenuti come contaminanti negli alimenti.

I pareri sul cadmio e l’uranio sono stati pubblicati all’inizio di quest’anno e l’adozione di un altro parere, sul piombo, è prevista nei prossimi mesi.

EFSA Journal 2009; 7(10):1351

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Andrew Cutting, addetto stampa o Steve Pagani, capo ufficio stampa

Tel: +39 0521 036149

Email: Press@efsa.europa.eu

Ultimo aggiornamento

21 Ottobre 2014, 19:20

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Powered by Cooperativa EDP La Traccia