Turbogas a Campo di Carne, interrogazione parlamentare ai ministri di Ambiente e Salute

Data:
15 Marzo 2014

www.h24notizie.it La Turbogas di Aprilia continua a far discutere e a far paura. Questa volta il caso è stato sollevato in Parlamento dalla senatrice pentastellata Ivana Simeoni. L’onorevole del Movimento 5 Stelle, insieme a 11 colleghi, ha presentato un’interpellanza ai ministri dell’ambiente, Gian Luca Galletti, e della salute, Beatrice Lorenzin, chiedendo loro di intervenire in quanto l’impianto pontino opererebbe pur non essendo in piena regola.

Ai due ministri i dodici grillini, evidenziando i rischi che in generale rappresenterebbero per la salute centrali del genere, hanno sollecitato un intervento per porre ordine nella materia.

I pentastellati hanno ricordato che la Turbogas di Aprilia, gestita da Sorgenia spa, in località Campo di Carne, si trova in prossimità dello stabilimento chimico Isagro spa, dove vengono prodotti pesticidi, un’azienda a rischio di incidente rilevante, e di assi viari e ferroviari.

“Questa centrale – hanno sostenuto gli autori dell’interpellanza – è stata realizzata in contrasto con la volontà dell’amministrazione comunale di Aprilia e della cittadinanza, a causa della vicinanza al centro urbano e alle scuole, tanto che il progetto venne redatto su una pianta catastale del vecchio piano regolatore del 1973. Tuttora Sorgenia opera senza assolvere gli obblighi imposti, nei confronti del territorio e della popolazione, alle aziende a rischio incidente, oltre a non essere soggetta a severi controlli sulla qualità delle sue emissioni gassose. Infatti è dell’estate 2013 la nota della stessa società al direttore dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Massimo Bozzo, che ha autodenunciato il superamento, nonostante la centrale non operi a pieno regime, dei limiti di emissione per l’anidride solforosa. Ciò ha portato Sorgenia spa a chiedere al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di abolire i limiti di legge ed essere esonerata dal rispetto degli stessi sia nello stabilimento di Aprilia che in quelli di Modugno (Bari), Turano lodigiano (Lodi) e Termoli (Campobasso).

I 12 senatori hanno così chiesto ai due ministri di non dare seguito alle richieste della Sorgenia e di non fare sconti “a chi non opera a norma di legge in ottemperanza al principio introdotto dalla norma comunitaria del “chi inquina paga”, poiché l’interesse privato non può prescindere dal rispetto dell’ambiente e della salute pubblica, anche alla luce del periodo di recessione economica e dei costi dimostrati, oltre ai danni irreparabili alla salute ed all’ambiente, che l’inquinamento atmosferico genera e continuerà a generare nei prossimi anni”.

Simeoni e i colleghi hanno inoltre chiesto quali siano i motivi per cui la centrale termoelettrica turbogas di Aprilia “viene lasciata operare pur in assenza degli adempimenti, da parte della Sorgenia, ai sensi della direttiva Seveso III e se sia stato riconosciuto alla stessa l’inclusione negli stabilimenti a rischio di incidente rilevante in considerazione dell’oggettivo effetto domino che si verrebbe a creare in caso di incidente tra questa e la vicina azienda chimica”.

Ultimo aggiornamento

15 Marzo 2014, 07:15

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