Sanità, Zingaretti presenta i piani operativi. Ma è giallo sul Dono Svizzero di Formia

Data:
18 Aprile 2014

www.latinaquotidiano.it Ormai il tema della sanità, quantomeno nel Lazio, sembra inscindibilmente legato a polemiche e controversie, come se l’uno non possa neanche essere nominato senza portare con se le altre.

La conferma, l’ennesima, arriva a seguito della presentazione dei piano operativi per il rientro dal deficit, che il presidente della Regione e commissario ad acta per la materia, Nicola Zingaretti, ha discusso con i ministeri del Tesoro e della Salute.

“C’è un cambio di passo verso la rivoluzione del sistema sanitario del Lazio – ha dichiarato il Presidente – . Vogliamo far uscire la Regione dal commissariamento per costruire un nuovo modello della salute”. Zingaretti ha poi messo in evidenza, tra le altre cose, la volontà di superare il blocco del turnover portando le deroghe per l’assunzione di nuovo personale dal 10% al 15%.

La fase attuativa dei piani inizierà il 15 maggio, e saranno 3 i cardini che la guideranno: nuova rete di cure sul territorio; riqualificazione della rete ospedaliera; riaffermazione della certezza delle regole e della trasparenza.

Tra le novità previste, oltre al già citato sblocco del turnover, l’obiettivo del pareggio di bilancio entro la fine del 2015, la riduzione e razionalizzazione della spesa senza però colpire e tagliare l’assistenza e i servizi forniti ai cittadini, e il potenziamento delle aree sanitarie di Latina e Viterbo.

Insomma, le prospettive sembrano buone, specialmente per quanto riguarda le rassicurazioni che paiono emergere in tema di aumento del personale e mantenimento in attività delle attuali strutture. Ma non sono tutte rose e fiori. Almeno stando a quanto affermano Paola Villa e Paolo Mazza, esponenti del movimento Un’Altra Città, e Angelo Riccardelli, presidente del comitato degli emotrasfusi del Centro Trasfusionale dell’ospedale Dono Svizzero di Formia.

Nonostante le rassicurazioni arrivate qualche tempo fa dallo stesso Zingaretti, infatti, sembra che i programmi operativi appena presentati contengano un documento, firmato proprio dal Presidente, che ripristina, come inizialmente deciso e poi ritrattato, la chiusura del centro trasfusionale della cittadina del sud pontino.

Informato della cosa da Riccardelli, il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, si sarebbe detto all’oscuro del provvedimento, e si sarebbe prontamente attivato per saperne di più.

Mai come ora, dunque, malgrado conferenze stampa, presentazioni di piani ufficiali, promesse (mantenute e non) e iniziative, l’incertezza pare farla da padrone. E questo, è certo, non giova a nessuno.

Ultimo aggiornamento

18 Aprile 2014, 07:01

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