Sanità, la Regione approva i Piani Operativi. Zingaretti: “Continua la nostra rivoluzione”

Data:
9 Luglio 2014

www.h24notizie.it Il tavolo del Mef e del Ministero della Salute ha dato l’ok alla proposta dei piani operativi 2013/2015 per la sanità del Lazio con alcune prescrizioni che verranno recepite nel nuovo decreto commissariale entro fine mese, pertanto da oggi c’è il via libera ai piani operativi presentati dalla Regione.

Si tratta di 10 punti che rappresentano una autentica rivoluzione per la sanità laziale:

1) Primo tra tutti è il pareggio di bilancio a fine del 2015. Si punta infatti ad ottenere un risultato che sarebbe storico grazie a tre interventi principali: il ricalcolo della popolazione censita dall’Istat, che porterà a un aumento del finanziamento nazionale quantificabile tra i 300 e i 400 milioni di euro, il taglio agli sprechi nell’acquisto di beni e servizi grazie alla Centrale Unica degli acquisti (278 milioni di euro risparmiati) e infine la razionalizzazione della spesa farmaceutica per circa 61 milioni di euro.

2) Il secondo punto è rappresentato dallo sblocco del turnover, le deroghe al blocco delle assunzioni aumentano dal 10% al 15% dei fuoriusciti nell’anno precedente, con una maggiore flessibilità nella mobilità di corto e medio raggio e con la riorganizzazione della rete.

3) Il terzo punto riguarda i nuovi investimenti per l’integrazione sociosanitaria: in un quadro di razionalizzazione della spesa, la Regione Lazio ha fatto un investimento di 31 milioni di euro per il potenziamento della sanità territoriale e di questo specifico settore.

4) Al quarto punto è stata inserita la razionalizzazione della spesa senza tagliare l’assistenza: attualmente infatti la spesa ospedaliera pesa per il 53% su quella totale della sanità laziale (contro una media nazionale del 44%). La riqualificazione delle rete ospedaliera porterà a una diminuzione delle spese. L’intervento sul disavanzo delle aziende ospedaliere non intende tagliare servizi, ma agire su una razionalizzazione dei costi di gestione, sulla riduzione della degenza media e sull’adozione del modello week-hospital.

5) Il quinto punto prevede l’abolizione delle macroaree con il conseguente potenziamento della sanità nelle province del Nord e del Sud del Lazio, entro il 2016 è prevista anche l’attivazione del nuovo Ospedale dei Castelli.

6) Il sesto punto prevede una nuova mission per il San Filippo Neri e per il Cto.

7) Il settimo punto riguarda il potenziamento della medicina d’urgenza e della terapia intensiva con la riorganizzazione della rete cardiologica, della rete trauma e neurotrauma grave, della rete ictus e di quella perinatale.

8) L’ottavo punto riguarda l’attivazione delle Case della Salute in tutto il Lazio.

9) Il nono punto la semplificazione della governance e relativo taglio alle poltrone. E’ prevista infatti la fusione tra Asl Roma A e Asl Roma E, oltre all’accorpamento dello Spallanzani con l’Ire-Isg in un’unica direzione generale, sanitaria e amministrativa. Prevista pure la chiusura dell’Agenza dei Trapianti (risparmio quantificato in circa 5 milioni di euro).

10) L’ultimo punto concerne la revisione complessiva delle regole di funzionamento del sistema che interverrà sulle norme di gestione, sui criteri di remunerazione, con maggiori controlli e trasparenza. Gli obiettivi sono la definizione di budget biennale, i pagamenti a 90 giorni, il potenziamento del sistema dei controlli e il rafforzamento della trasparenza e dell’Open data con un nuovo portale”.

“L’approvazione dei piani operativi concretizzano la rivoluzione della sanità del Lazio che abbiamo fortemente voluto sin dal nostro insediamento. Dieci punti che fanno ritrovare prima di tutto l‘autorevolezza al sistema Lazio e sono lo specchio del nuovo volto di un settore che vogliamo completamente rinnovare. Abbiamo iniziato con la nomina dei direttori generali basandoci su competenza, professionalità e merito e con il taglio alle poltrone e agli sprechi, abbiamo razionalizzato i servizi sempre tutelando gli interessi dei pazienti e il loro diritto alla salute. La nostra rivoluzione passa anche da un cambiamento del modello ospedaliero di riferimento: pensiamo alle Case della Salute, agli investimenti di oltre 30 milioni di euro per l’integrazione sociosanitaria, al rilancio del Cto a Roma e all’abolizione delle macroaree, con il conseguente potenziamento delle strutture ospedaliere di Latina, Viterbo e Tor Vergata. Stiamo lavorando per lo sblocco del turnover che reputiamo fondamentale per garantire maggiore stabilità e occupazione a chi ogni giorno lavora al servizio dei cittadini offrendo le cure migliori. Il nostro obiettivo dichiarato è quello di raggiungere a fine 2015 il pareggio di bilancio, un risultato inimmaginabile fino a poco tempo fa e che a breve invece sarà tangibile, un punto che ci fa guardare al futuro della nostra Regione con ottimismo, positività e orgoglio. Stiamo parlando con i fatti, con l’impegno quotidiano e con il lavoro, l’approvazione dei piani operativi rappresenta infatti un altro importante tassello, un nuovo punto di partenza di un percorso che rinnoverà del tutto la sanità laziale”.

Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Ultimo aggiornamento

9 Luglio 2014, 07:33

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