Il consigliere Simeone chiede a direttore Asl e presidente della Regione di “salvare il reparto di oncologia del Goretti”

Data:
19 Marzo 2014

www.h24notizie.it Intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, sul sottodimensionamento del personale al Centro Porfiri. Inviata una nota per sollecitare un intervento al direttore generale della Asl Michele Caporossi e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Non garantire i servizi e l’efficienza del Polo oncologico del Santa Maria Goretti di Latina sarebbe un grave errore. Le difficoltà della struttura, legata alla carenza di personale medico, rappresenta l’ennesimo colpo al cuore delle esigenze dei tantissimi pazienti che sono costretti a sostenere cure quotidiane, accertamenti, visite e terapie debilitanti sia sul piano psicologico che fisico. Le notizie che abbiamo, e che sono state diffuse anche dagli organi di informazione, non possono che allarmare gli operatori del settore e i tantissimi cittadini che, purtroppo, quotidianamente sono costretti a recarsi presso la strutture per ricevere cure, effettuare visite, sottoporsi a controlli che una patologia gravissima come quella oncologica impone.

Ancora una volta, ci troviamo a dover prendere atto di una sottrazione di professionalità e
di una riduzione di funzionalità di una struttura che rappresenta una eccellenza
a livello regionale e l’unico riferimento a livello provinciale. Il Centro
Oncologico “Giorgio Porfiri” di Latina, operativo h24, effettua 7000
chemioterapie ed oltre 5000  visite ogni anno. Nel reparto di degenza si
registrano oltre 700 ricoveri l’anno. Oltre 1000 sono le consulenze oncologiche
svolte al Pronto Soccorso, dove arrivano tutti i pazienti oncologici, compresi
quelli seguiti dall’oncologia universitaria. La dotazione medica conta, per
svolgere attività di reparto h 24 per 365 giorni all’anno, Degenza, Day
Hospital, Ambulatorio, guardie prefestive, festive, notturne oncoematologiche,
reperibilità e consulenze al Pronto Soccorso, su nove unità. Ad oggi risultano
essere in servizio solo 6 medici, operativi a tutti gli effetti, di cui uno sta
usufruendo della Legge 104. Una situazione di sottodimensionamento del personale
che si trascina da tempo senza soluzione di sorta. Una situazione che è stata
affrontata grazie alla volontà, passione e capacità del personale impiegato che
è sottoposto a turni massacranti e a rinunciare al dovuto riposo pur di coprire
tutti i turni. Una situazione che di questo passo porterà all’esaurimento, per
assenza di personale, delle attività Day Hospital e di Ambulatorio. Per il
Centro oncologico di Latina era stata richiesta e approvata con la deliberazione
n. 314/12 a firma dell’allora direttore generale della Asl, in base a quanto
previsto dal decreto del commissario ad acta 59/2010, la realizzazione della
Rete oncologica Pontina stabilendo diversi livelli di assistenza nei presidi
esistenti. Ci troviamo di fronte ad una situazione emergenziale rispetto ad una
rete oncologica che deve garantire equità di accesso a servizi e trattamenti di
alta qualità, superando le disomogeneità territoriali e riducendo i disagi
logistici per i pazienti. Tutto questo oggi è a rischio. Per queste ragioni e
per fare in modo che la sanità nella provincia di Latina non subisca l’ennesimo
depotenziamento ho scritto al direttore generale della Asl di Latina, Michele
Caporossi, al presidente della Regione Lazio e commissario ad acta della sanità,
Nicola Zingaretti e a Flori Degrassi, della Direzione regionale salute e
integrazione sociosanitaria della Regione Lazio chiedendo una verifica della
dotazione organica del Centro Porfiri ed eventualmente procedere alla sua
integrazione magari facendo leva sulle professionalità operanti presso
l’oncologia universitaria. Non ci stancheremo mai di dirlo e di lottare al
fianco di medici e pazienti perché il cambiamento nella sanità avvenga sotto
l’egida della valorizzazione e della tutela dei servizi e dei diritti attuando
un rinnovamento che non trova voce nei tagli di organici e strutture ma che
passa necessariamente sul consolidamento dei centri di eccellenza con politiche
di governo, responsabilità e controllo capaci di cancellare gli sprechi, non i
servizi”.

Ultimo aggiornamento

19 Marzo 2014, 06:56

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