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Continuano a piovere critiche su Ennio Cassetta, ormai ex direttore generale della Asl di Latina, il quale a inizio settimana ha provveduto al trasferimento di due noti chirurghi del San Giovanni di Dio, uno presso il Dono Svizzero di Formia, l’altro presso il Santa Maria Goretti di Latina.

A rendere note la loro posizione di contrasto rispetto a questa scelta sono i segretari dei partiti e movimenti politici della maggioranza fondana. “Non condividiamo assolutamente le motivazioni della ASL a sostegno del provvedimento, sia per la tempistica e le modalità con cui è stato attuato ma soprattutto perché in presenza da pochi giorni di un atto di nomina del nuovo direttore generale Michele Caporossi, al quale sarebbe spettata l’assunzione di eventuali decisioni in merito” – dichiarano Vincenzo Carnevale (Forza Italia), Fabrizio Macaro (Io sì), Vittorio Iacovacci (Litorale e sviluppo fondano), Dante Mastromanno (Udc) e Angelo Macaro (La Destra) – “Con tali provvedimenti decenni di battaglie delle comunità locali rischiano di essere vanificate: siamo infatti ad un passo dalla paralisi dei servizi del presidio ospedaliero centro ed in particolare del San Giovanni di Dio”.

A quanto pare, nelle motivazioni espresse dalla Asl viene spiegato che i due medici sono stati trasferiti per loro volontà, ma secondo i rappresentanti del centrodestra sono state omesse alcuni dettagli: “La Asl non dice che la richiesta del medico era stata formulata a condizione di continuare ad operare anche a Fondi così come non si comprendono quali divergenze insanabili non avrebbero permesso a quali chirurghi di lavorare in collaborazione ed in  armonia come è fondamentale in un reparto delicato come la Chirurgia. Ma se il trasferimento di uno dei due medici è stato generato da queste premesse, certo appare ancor più fuori luogo il trasferimento della dr.ssa Carnevale a Latina, anch’esso su richiesta dell’interessata, ma che avrebbe potuto sicuramente essere posticipato per il tempo necessario ad individuare una eventuale sostituzione”.

In conclusione, i due Macaro, Carnevale, Iacovacci e Mastromanno hanno dichiarato di essere stanchi di porsi sempre molte domande: “Ora vogliamo risposte concrete!”.