Allarme Cgil: “Ospedale Goretti al collasso, subito un incontro con la Asl”

Data:
1 Luglio 2014

www.h24notizie.it Che non sarà un’estate semplice per i dipendenti e per i pazienti dell’ospedale Santa Maria Goretti si era già capito da tempo. A ricordare che il tempo dei palliativi è ormai finito sono Giovanni Coruzzolo e Vincenzo D’Auria, rappresentante Cgil della Rsu aziendale e delegato Cgil Fp, che hanno chiesto un confronto immediato alla dirigenza della Asl di Latina. L’intenzione di Coruzzolo e D’Auria è affrontare, una volta per tutte, una serie di questioni aperte da anni come modelli organizzativi innovativi del personale, costruiti con la partecipazione attiva dei dipendenti, e condizioni operativo-assistenziali idonee.

“Il persistere del pluriennale blocco del turn-over e l’aumento degli accessi previsto nella stagione estiva – si legge nella nota – ridisegnano ancora una volta l’ennesima emergenza per la nostra Azienda. Le risposte a questo stato di cose sono declinate esclusivamente sul piano del riassetto dei posti letto disponibili congiuntamente alla presunta ottimizzazione del personale infermieristico per la fruizione delle ferie”.

Proprio sul concetto di ottimizzazione si concentrano le perplessità della Rsu Cgil che denuncia “l’assenza di modelli organizzativi del personale orientati all’implementazione delle professionalità, alla razionale gestione delle risorse esistenti, alla definizione di un regolamento sulla mobilità e sugli spostamenti del personale slegati da qualsiasi forma di discrezionalità arbitraria”.

“Fondamentale – proseguono Coruzzolo e D’Auria – è il capitolo che riguarda la sicurezza ed in particolare quello relativo ai carichi di lavoro e quindi alle condizioni operative del personale; se è vero che molte sono le prescrizioni che riguardano limitazioni in ordine alla movimentazione dei carichi, occorre precisare che in presenza di un’età media del personale tendente all’innalzamento e alla pressoché totale assenza di presidi idonei allo spostamento dei pazienti (teli ad alto scorrimento, tavole a rullo, ecc.), e quindi a condizioni ergonomiche sfavorevoli, si va incontro a evidenti “rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari” come definito dal D.Lgs. 81/08″.

Per questi motivi la Cgil chiede alla Asl e in particolare al manager Michele Caporossi un confronto immediato.

Ultimo aggiornamento

1 Luglio 2014, 07:22

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