Ecm: le Asl non sono tenute a organizzarli

Data:
30 Gennaio 2012


Il fatto
Il Tribunale di Asti ha accolto parzialmente la domanda proposta da un dirigente medico e dichiarato l’inadempimento della Asl per non avergli consentito di accedere alla formazione obbligatoria per legge condannando l’Ente a pagare a titolo di risarcimento del danno, la somma di 14.520 euro, oltre interessi.
Il medico ha adito il Tribunale esponendo di non aver conseguito alcuna progressione in carriera e che ciò era da imputarsi all’assenza di corsi di aggiornamento e/o di formazione che l’avevano penalizzato nei concorsi banditi per l’accesso alla qualifica superiore.
Ha dedotto che la Asl non aveva adempiuto allo specifico obbligo di provvedere al suo aggiornamento professionale.
La Corte d’Appello di Torino ha riletto la vicende in termini sfavorevoli al medico che, conseguetemente, ha adito la Corte di Cassazione.

Il diritto
In ragione del D.Lgs 502 del 1992, la disciplina del sistema della formazione continua degli operatori della sanità vede interagire lo Stato e le Regioni, ma non attribuisce direttamente alle Asl alcuna autonoma titolarità, autoreferenziale, in ordine alla promozione di iniziative idonee a essere ricomprese nella suddetta formazione, partecipando, invece le stesse, che costituiscono strumento attraverso il quale la Regione provvede all’erogazione dei servizi sanitari nell’esercizio della competenza in materia di tutela della salute a essa attribuita dalla Costituzione, di un più articolato percorso procedimentale che coinvolge, a diverso titolo, una pluralità di enti e organismi.
Correttamente la Corte d’Appello di Torino ha, dunque, ritenuto impossibile configurare l’esistenza a carico di ogni singola Asl di un obbligo di predisporre e organizzare specifici e determinati corsi di aggiornamento e/o formazione per i propri medici e, correlativamente, un ben definito diritto di questi di ottenere direttamente dall’Asl di appartenenza la promozione e organizzazione di iniziative formative e/o di aggiornamento professionale.

Esito del giudizio
La Suprema corte ha confermato il provvedimento d’Appello.

Ultimo aggiornamento

30 Gennaio 2012, 05:03

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