Specializzandi, gli stipendi in Europa
Data:
19 Dicembre 2007
Specializzandi, gli stipendi in Europa
L’Amsce denuncia “la lacunosa organizzazione delle scuole di specializzazione medica italiane, ma non solo”
L’Italia occupa il primo posto per l’insegnamento scientifico-teorico, mentre e’ assolutamente carente nella formazione pratico-professionalizzante. Lo sottolinea l’Associazione europea medici specializzandi (Amsce), riunita a Cefalu’ fino a domani per il Gruppo di lavoro permanente dei giovani medici (PWG).
Dal confronto con gli altri Paesi europei, l’Italia non esce per niente bene: l’Amsce denuncia “la lacunosa organizzazione delle scuole di specializzazione medica italiane, ma non solo.
Lo Stato italiano, contravvenendo a tutte le disposizioni normative europee, risulta l’unico in Europa a definire studente il medico laureato e abilitato alla professione”.
“Nella maggioranza dei Paesi europei – afferma Marilena Celano, presidente dell’Amsce – i giovani medici in corso di specializzazione godono del diritto alla malattia, alla maternità, alla pensione, alle ferie, nella stessa misura dei loro colleghi specialisti che lavorano nelle stesse strutture sanitarie in cui i gli specializzandi si formano”.
E ancora, “mentre i giovani medici italiani ricevono una borsa di studio di 960 euro mensili, gli specializzandi spagnoli raggiungono approssimativamente uno stipendio mensile di 1.400 euro, i tedeschi 3.500 euro, gli olandesi 3.600 euro, gli sloveni 1.600 euro, i finlandesi 3.000-4000 euro, i danesi 3.750 euro, i portoghesi di 1.750 euro, gli inglesi da 5.500 a 9.800 euro al mese”.
L’Amsce, infine, “esprime grave preoccupazione anche per l’elevato numero di medici specialisti e in corso di specializzazione nel nostro Paese, che incide sfavorevolmente sulla disoccupazione e sottoccupazione medica da noi rimane elevata,mentre è pressoché nulla in quasi tutto il resto d’Europa”.
Ultimo aggiornamento
19 Dicembre 2007, 11:10
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